martedì 30 maggio 2023

NIKON F-5

F-5 ATTO DI FORZA


Autofocus, corpo in metallo, 8 fotogrammi al secondo, esposimetro fantascientifico e gadgets esclusivi. Ecco la F-5, la Nikon nata per contrastare gli attacchi della Canon e colpire al cuore i professionisti. Anche senza innesto per lo scatto flessibile meccanico.




Quanto costerà? Sei milioni, forse cinque e mezzo......è la prima cosa che abbiamo chiesto, ai responsabili della Nikon, dopo qualche minuto che avevamo in mano la nuova reflex? La F-5 è una  di quelle novità che ciclicamente sono attese nel mondo della fotografia. E' la Nikon professionale, come lo sono state andando a ritroso la F, la F-2, la F-3 e la F-4 a partire dal 1959.


VISTA DALL'ESTERNO





Grossa e nera, tutta di metallo con finitura martellata opaca, il peso è di circa 1200g, comunque, sottolinea la Nikon, pesa meno di una F-4S con impugnatura porta batterie,. Nel caso della F-5 l'impugnatura è integrata con il corpo macchina e dotata di un secondo pulsante di scatto comodo per le riprese in verticale, fa crescere un po gli ingombri sempre se si fa il paragone con la F-4 standard.Ma evidentemente la sete di energia elettrica qui è più elevata, lo testimonia l'alimentazione con batteria ricaricabile Ni-Mh  da 1200mAh. E' possibile anche l'impiego di pile stilo, ma si perde qualcosa, per esempio, in termini di velocità di scatto e si riduce un tantino l'autonomia. Comunque le cose buone della F-4 ci sono tutte tranne una: la presa per l'innesto del flessibile meccanico, soppiantato da quello elettronico. Nella parte superiore dei comandi è sparita la ghiera dei tempi, che invece si modificano utilizzando una ghiera multifunzione, la stessa ghiera se adoperata in combinazione con un pulsantino, permette di scegliere tra i quattro modi di esposizione: manuale, a priorità di tempi, a priorità di diaframma e program, la stessa ghiera serve anche per la compensazione dell'esposizione o per starare intensionalmente gli ISO. Un'altra ghiera, più piccola posta davanti al pulsante di scatto, permette di impostare i diaframmi, ma nulla vieta di impostarli attraverso la ghiera degli obiettivi, operazione trall'altro obligatoria se si montano obiettivi AI a fuoco manuale. Altra piccola innovazione è il pulsante per verificare la profondità di campo: la chiusura è elettromeccanica e permette di adoperare questa funzione, anziche soltatanto in manuale o in automatismo a priorità di diaframma, anche in priorità dei tempi o in program, cioè quando si lavora con la ghiera dei diaframmi bloccata sul valore minimo. Niente paura, comunque, perché i comandi della sifisticatissima F-5 sono talmente intuitivi che non è necessario leggere il libretto delle istruzzioni per cominciare a scattare foto. E', insomma, una reflex che è piacevole, e possibile, scoprire da soli.

A TUTTA VELOCITA'

La prima differenza che si nota è la capacità di raffica scattando con il motore di trascinamento impostato sulla cadenza più rapida di 8 fotogrammi al secondo. Il tutto in auto focus, che può contare su un nuovo modulo Multi-Cam 1300 e su un nuovo motore molto potente che tua la messa a fuoco sull'obiettivo. Inoltre stando alle dichiarazioni ufficiali, il sistema Focus Tracking è in grado di rilevare la posizione di un soggetto in movimento e di aggiustare il fuoco fra uno scatto e l'altro.Ciò che più ci colpisce è il fatto che lo specchio rimanga attivo. Nella F5 è stato adottato uno specchio con movimento motorizzato e montato su uno speciale sistema di ammortizzatori, in grado di tornare in posizione appunto 8 volte al secondo con il risultato di avere una visione quasi continua dell'immagine inquadrata.Anche il riavvolgimento della pellicola è veloce, 4 secondi in tutto, cosicché il fotografo professionista possa lavorare molto più velocemente.Se ce ne fosse la necessità si può comunque ricorrere al maneggino di riavvolgimento manuale presente come nelle precedenti reflex.Per raggiungere queste velocità bisogna utilizzare la batteria ricaricabile Ni-Mh, invece con le normali stilo si raggiunge la massima velocità di 6 fotogrammi al secondo e il tempo di riavvolgimento passa a 6 secondi.

NUOVO MODULO AF

Questo nuovo modulo sembra studiato apposta per eliminare gran parte delle noie tipiche dei sistemi precedenti, a partire dalla difficolta di mettere a fuoco in automatico, soggetti posti in prossimità del bordo dell'inquadratura. Innanzitutto le aree di rilevazione sono cinque, tre a croce e due lineari, e si attivano automaticamente in presenza di un soggetto che si muove all'interno dell'inquadratura. Il sistema si chiama ( auto focus dinamico). Una volta che il sistema aggancia il soggetto lo mantiene a fuoco anche in presenza di elementi di disturbo che passano momentaneamente davanti alla scena. 


L'ESPOSIMETRO RGB

Si chiama Color Matrix 3D, e mantiene le 5 aree di misurazione comparata della luce tipiche degli esposimetri Nikon Matrix. Il Color Matrix si basa su un sensore RGB da 1005 Pixel, che rileva luminosità, contrasto e colori sull'intera scena inquadrata. Il risultato della relazione viene confrontato con una libreria di 30.000 possibili situazioni fotografiche memorizzate, e l'esposizione viene calcolata di conseguenza. Il sistema dovrebbe portare vantaggi pratici nelle scene in cui c'è un colore predominante sugli altri, che possono indurre letture inesatte negli esposimetri tradizionali, e dovrebbe anche garantire esposizioni appropriate quando si fotografa, per esempio, con luce al tungsteno, in quanto i sensori esposimetri tradizionali non mantengono una risposta lineare in caso di una illuminazione artificiale. Il sensore 3D resta attivo anche con i flash dedicati, e questo dovrebbe consentire grandi cose visto che il tempo sincero X è stato portato ad 1/300 di secondo. Con il lampeggiatore SB-26 si può ottenere l'opzione FP (Flash Peak) che permette di usare il flash con tempi di scatto fino a 1/4000 sec.



Utile la presenza di un secondo pulsante di scatto, che rende più agevole la ripresa in posizione verticale. Il riavvolgimento della pellicola è motorizzato, ma è disponibili anche il maneggino per il riavvolgimento manuale.

Nonostante il peso circa 1200 grammi solo corpo, la F5 si maneggia comodamente. Il penta prisma è intercambiabile, disponibile in 4 modelli. Quello in dotazione standard è di tipo HP (High-eye Point) permettendo la completa visione della scena anche a chi indossa gli occhiali. 

Un comando sul dorso da azionare con il pollice, permette di scegliere l'area di lettura dell'auto focus fra le cinque disponibili. L'area attiva è evidenziata nel mirino da una freccia fuori dal campo inquadrato, e dai bordi del riferimento che divengono più spessi.



In combinazione con i lampeggiatori dedicati e con gli obiettivi AF-D  la F5 promette miracoli in luce 
 flash, come in luce ambiente, anche con il lampo l'esposimetro tiene conto della distanza del soggetto a fuoco (sensore multiplo 3D). Nella foto è montato il flash SB-26 dedicato.

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