martedì 25 ottobre 2016

NIKKORMAT EL

Presentata al Photokina il 23 settembre 1972




Impugnando l'apparecchio per la prima volta,la sensazione di manegevolezza e rapidità d'impiego che è visivamente suggerita dagli angoli arrotondati della cassa,trova immediata conferma.
La macchina è ben equilibrata,"sta bene in mano": merito dell'indovinata distribuzione dei pesi e probabilmente anche della disposizione dell'obiettivo,decentrato sul corpo macchina; tale soluzione offre alla mano destra una presa efficace (è possibile impugnare l'apparecchio,scattare e ricaricare con una mano sola) mentre la sinistra può raggiungere agevolmente la ghiera di focheggiatura dell'obiettivo.
Questo schema costruttivo, già adottato su tutte le reflex Nikon,è stato spesso criticato perché  "la mano sinistra non puo stringere bene l'apparecchio": A mio avviso, viceversa,la soluzione che la Nikon da tempo ripropone in ogni suo nuovo modello ha l'indubbio pregio di consentire una più agevole manovrabilità della ghiera di messa a fuoco delle ottiche e sopratutto di quella di comando del diaframma,posto come noto sul retro dell'obiettivo a contatto con il bocchettone portaottiche.
E' da ricordare a proposito che la ZEIS, adottando per il suo modello CONTAREX la disposizione dell'obiettivo al centro del corpo macchina, ha dovuto rissolvere il problema del comando del diaframma (anche qui in posizione arretrata) con una apposita rotella sulla cassa dell'apparecchio,introducendo quindi la complicazione di una serie di ingranaggi di trasmissione.
Un prolungato uso della NIKKORMAT EL in attività di reportage permette di apprezzare la funzionalità della leva di avanzamento pellicola:ottimamente dimensionata ed essente dai giochi meccanici assiali tipici del modello F,consente un avanzamento pellicola estremamente rapido senza costringere a staccare l'occhio dal mirino anche quando si portano gli occhiali con montatura piuttosto grande.
La corsa della leva è di 135° con posizionamento in lavoro a 30° dal corpo.
 E' quindi da catalogare tra quelle che hanno la corsa corta, seppur non in grado di attaccare il record dei 120° che appannaggio della NIKON F2.
Il funzionamento non è di tipo additivo:è un peccato che si puo perdonare difficilmente in un apparecchio che per il prezzo si pone sul piano della NIKON F ma che per altro trova una sorta di correttivo nella caratteristica della corsa corta (che nell'impiego rapido puo sostituire la teccnica dei due colpi successivi) e nella morbidezza del comando stesso (impieghi di macofotografia).
Quest'ultima particolarità, inoltre,si sposa bene con la agevole manovrabilità del dispositivo di alzo manuale dello specchio reflex di cui l'aparecchio è dotato: una levetta che,con un poco di pratica,puo essere azionata un attimo prima dello scatto senza staccare l'apparecchio dall'occhio e con un minimo di vibrazioni.
Lo studio accurato di queste manualità operative trova la sua spiegazione nel fatto che l'apparecchio non permette l'aplicazione di motori elettrici per il trascinamento della pellicola; insieme a quella di impossibilità di interscambio dei vetrini di messa a fuoco; questa caratteristica è l'unica vera limitazione che la NIKKORMAT EL presenta sotto il profilo di particolari impieghi professionali.
La leva di avanzamento pellicola rivestita di plastica nera assolve diverse funzioni: oltre a provvedere al caricamento dell'otturatore, infatti,in posizione di lavoro inserisce  il circuito esposimetro e in posizione di riposo,aderente al corpo macchina,provvede al blocco del pulsante di scatto:una soluzione pratica ed estremamente efficace.
Il pulsante di scatto della NIKKORMAT EL come si conviene ad un aparecchio dotato di otturatore a controllo elettronico,presenta una corsa molto corta e ricchiede una pressione limitata,senza i punti duri che caratterizzano i comandi delle fotocamere con automatismo meccanico sul diaframma.
Sono particolari che abbinati alla presenza dell'esposizione automatica assumono un notevole interesse per chi si dedica prevalentemente al fotoreportage d'azione, alla candid photo o comunque a riprese nelle quali sia determinante la possibilità di scattare senza tempi morti,nell'attimo stesso in cui si percepisce l'immagine.


VISTA ESPLOSO DELLA NIKKORMAT EL




Si noti sotto al bottone con manovella di riavolgimentopellicola,la scala ISO e sul corpo macchina il ferro di cavallo più scuro,della FRE (functional resistance element): un resistore metallico a lamine sottilissime che trasforma in una risposta di tipo elettrico l'informazione ISO fornita dalla ghiera sovrastante e quella dell'appertura dell'obiettivo che viene trasmessa dalla ghiera diaframmi tramite l'asse e gli ingranaggi (chiaramente visibili).
Il complesso FRE,messo appunto dalla stessa <nikon,e trattato ai siliconi,ha i contatti in oro ed è stato progettato in modo da essere insensibile a sbalzi di temperatura, umidità,ossidazione ed attachi chimici.
Sulla sinistra, sotto alla leva di avanzamento,sono visibili il disco conta fotogrammi e sotto ad esso una doppia lamina orizzontale che viene aperta e chiusa con apposita camma:l'interrutore di potenza che da corrente al circuito elettrico.
Sotto il pentaprisma del mirino è visibile il microscopico circuito stampato che è il cervello elettrico della machina e che porta anche un minuscolo circuito integrato di 2 mm quadrati che assolve le funzioni di 74 transistor.





LO SCHERMO DI MESSA A FUOCO




Nel mirino con vetro smerigliato, lente di Fresnel e microprismi al centro, è visibile la scala dei tempi: nell'impiego ad esposizione automatica un indice verde, trasparente, è sovraposto dalla A (= automatismo) mentre un indice nero segnala il tempo di otturazione impostato dall'apparecchio.
Nell'impiego manuale (ad automatismo disinserito) l'indice verde si dispone sul tempo di otturazione selezionato manualmente e ad esso deve essere sovrapposto l'indice nero, ora accoppiato al movimento della ghiera diaframmi.
(Quando l'esposimetro TTL non è in funzione, la lancetta nera si stabilizza in corrispondenza del contrassegno nero.



 PARTICOLARI DEL CORPO NIKKORMAT EL



IL gruppo comandi sul lato destro dell'apparecchio:Visibili il pulsante di scatto(a corsa molto corta) e la ghiera dei tempi di otturazione(impostata su automatico(A) risulta bloccata per evitare spostamenti accidentali;per impostare i tempi in manuale occorre sbloccare premendo il pulsantino al centro della ghiera stessa).
La leva di avanzamento pellicola in posizione di lavoro scopre il punto rosso che indica che l'esposimetro è in funzione.
In basso la leva dev'autoscatto(con ritardo di 10 sec. particolarmente silenzioso ma non dotato di pulsante di avvio separato come nella Nikon F).
Sul frontale è visibile il bottone per il controllo della profondità di campo(utile anche per misurazioni stop-down).
Il conta fotogrammi,con scala protetta,e posto davanti alla leva di avanzamento pellicola.




Vista di tre quarti posteriore sinistra:In evidenza la presa del cavetto del flash dal suo apposito bottone a vite, l'anellino per l'attacco cinghia rinforzato internamente in acciaio inox,la ghiera d'impostazione sensibilità pellicola(regolabile da 25 a 1600 ISO).

Sul retro della macchina affiancati e incassatila spia e il relativo pulsante di azionamento per il controllo della batteria.

A fianco della manovella di riavvolgimento,la levetta di sicura per l'apertura del dorso.






Vista della NIKKORMAT dall'alto:sulla ghiera dei tempi è visibile una finestrella con il simbolo del flash.
Il contrassegno indica la sincronizzazione scelta:un lanpo per l'uso  con l'elettronico (X) ed una lampada per l'accoppiamento con i flash a bulbi (sincronizzazione con anticipo di 12 millisecondi).
Per la commutazione,alzare e ruotare la corona esterna della ghiera del comando dei tempi.
Presente il riferimento del piano focale.





A fianco dell'obiettivo,sulla sinistra,sono collocati il pulsante di sblocco dell'ottica e sopra ad esso il bottone (o meglio la levetta a braccio cortissimo) per l'alzo manuale dello specchio reflex.
Loperazione puo essere effettuata comodamente con l'otturatore carico o scarico.
Il dispositivo è indispensabile per poter sostituire la batteria elettrica che è alloggiata in un vano sul fondo dell'apparecchio, raggiungibile attraverso il bocchettone dell'ottica, a specchio alzato.



(Fonte tratta da rivista originale dell'epoca)

(Le fotografie sono coperte da diritti d'autore, se ne vieta l'uso senza un'autorizzazione dell'autore stesso)


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