FILTRI E LENTI AD.




LENTI ADIZIONALI





FILTRO UV L39


Il filtro UV oltre ad essere utilizzato come protezione per la lente dell'obiettivo, serve anche per filtrare i raggi ultravioletti, che nelle fotografie in bianco e nero riduce il l'efetto di velatura filtrando parte della luce blu e ultravioletta.

FILTRO GIALLO







Un filtro giallo assorbe la luce blu. Allo stesso modo un girasole assorbe la luce blu e riflette le altre componenti della luce bianca -- il rosso e il verde.
I nostri occhi vedono una miscela di rosso e verde come giallo (mancanza di blu).
Mettendo un filtro giallo davanti all'obiettivo, le fotografie in bianco e nero di paesaggi conteneti cieli blu  e nuvole bianche risultano notevolmente migliorate.
In una fotografia realizzata senza filtro, il cielo blu può diventare un grigio molto chiaro oppure bianco, troppo vicino al valore tonale delle nuvole per assicurare una separazione netta fra loro.
Un filtro giallo assorbirà la luce blu e di conseguenza sulla stampa il cielo blu apparirà più scuro.
Le nuvole, che riflettono la luce di qualsiasi colore, non verranno scurite e quindi contrasteranno con il cielo.



FILTRO VERDE






Poiche la luce bianca è composta da una miscela di rosso, verde e blu, è ovvio che il verde sia composto da luce bianca meno rosso e blu, il verde che vediamo in natura, come ad esempio il verde delle foglie, è impuro poiché il fogliame riflette anche una buona parte di blu e di rosso.
Se si fotografa il fogliame con pellicola in bianco e nero senza filtro, esso appare leggermente più scuro di quanto non sia in realtà.
Usando un filtro giallo o giallo-verde per assorbire una parte della luce blu e rossa non desiderata, il fogliame verrà riprodotto con l'esatto tono di grigio.
Quanto detto ora sembra implicare una contraddizione, e cioè sembra che sia il filtro a conferire al fogliame un tono di grigio più chiaro.
Se un filtro sottrae la luce, vi sarà sul negativo una minor densità e la stampa risulterà più scura; quindi, come è possibile che il filtro renda il fogliame più chiaro? In effetti il filtro scurisce la resa dei colori che assorbe rendendo in confronto più chiari i colori che trasmette.
Ciò diventa evidente quando il negativo viene stampato in modo corretto.
Supponiamo di avere una scena composta da cielo blu, nuvole bianche e foglie verdi.
Le proporzioni di rosso, blu e verde nella luce proveniente da queste supperfici sono diverse.
Perciò un filtro giallo sottrae la massima quantità di luce del cielo e la minima quantità dal fogliame.
In un negativo correttamente esposto, si noterà che il filtro ha aumentato la differenza di densità fra le nuvole e il cielo e ha diminuito la differenza di densità fra il cielo e il fogliame.
Quando il negativo viene correttamente stampato, la tonalità del cielo sarà più scura, le nuvole risulteranno contrastate e il fogliame sarà più chiaro rispetto all'esposizione effettuata senza filtro.
Poiché l'uso di un filtro influenza le densità del negativo, per ottenere il massimo effetto è importante un'esatta esposizione in fase di ripresa.
Una sovaesposizione può aumentare le densità a tal punto da annullare l'effetto del filtro.
Anche la stampa corretta è importante.
La scelta di un erratta gradazione di carta o l'uso di un erratto tempo di esposizione, o entrambi, può annullare l'effetto desiderato.



FILTRO SKYLIGHT







Un filtro skylight riduce la tonalità azzurrina in scene fotografate in ombra scoperta oppure in giornate  molto nuvolose.
Riduce inoltre la dominante azzurra nei lontani.
Ciò consentirà di ridurre al minimo l'impressione di foschia che si ha osservando una scena di questo tipo; in realtà, però, un filtro skylight non riesce ad attraversare la foschia o il vapore per migliorare la visibilità di particolari lontani.
Il filtro skylight va usato solo con pellicole invertibili tipo luce diurna.
Poiché il filtro skylight assorbe solo l'ultravioletto, quando si usa questo filtro non sarà necessario aumentare l'esposizione.





FILTRO AZZURRO


E' impiegato soprattuto per migliorare la resa tonale nei ritratti con illuminazione artificiale al tungsteno.
Eliminando l'eccesso di radiazioni giallo-rosse di questo tipo di sorgente luminosa, consente infatti una resa più plastica e naturale della carnagione, però puo evidenziarne eventuali difetti (specie le lentigini).
Nelle fotografie di panorami accentua la sensazione di foschia, evidenziando attmosfere nebbiose.
Il cielo azzurro è reso con tonalità molto pallide, in cui le nuvole perdono ogni evidenza.
Sono invece assorbiti in misura lieve o più accentuata, secondo l'intensità del filtro, il rosso, il giallo e il verde.


FILTRO ROSSO






Ha effetti analoghi al filtro arancio, ma più accentuati.
Assorbe completamente il blu e il verde facendoli apparire di un grigio scurissimo.
Consente perciò di creare vigorosi contrasti fra cielo azzurro e nuvole, fino ha ottenere effetti quasi neutri se si sottoespone il negativo.
Schiarisce fortemente i colori rosso e arancione.
Nelle fotografie di tramonti accentua perciò i contrasti tra la parte alta del cielo azzurro, reso con tonalità di grigio più scure, e la fascia di cielo più prossima all'orizzonte, arrossata dal sole e resa perciò con tonalità chiarissime.
Nelle fotografie di panorami schiarisce le foglie giallo rossastre dell'autunno, ma può avere un effetto schiarente anche sull'erba e sul fogliame verdi (non però su altri oggetti di egual colore), a causa del cosiddetto effetto Wood.
Il filtro rosso penetra la foschia meglio del filtro arancio, fornendo una straordinaria nitidezza anche alle grandi distanze, però crea in tal modo un'attenuazione dell'effetto di prospettiva aerea diminuendo lo stacco tra i vari piani lontani.





FILTRO ARANCIO








Assorbe il blu e il violetto e in gran parte il verde.
Fa invece apparire più chiari i colori che vanno dal giallo al rosso.
E' usato soprattutto quando si vuole ottenere un forte contrasto fra le nuvole e l'azzurro del cielo, che viene rosso con una tonalità profonda di grigio contro la quale, nelle fotografie di soggetti architettonici, fa risaltare gli edifici chiari.
Nel campo del ritratto serve per minimizzare eventuali lentigini, ma rende le labra con una tonalità molto chiara e da alla carnagione un aspetto pittosto innaturale.
Nei panorami è utile quando si vuole ridurre l'effetto della foschia, ed è perciò particolarmente consigliabile nelle riprese con i teleobiettivi.



FILTRO POLARIZZATORE





Quando la luce incide secondo un certo angolo su una superficie riflettente (purche non metallica) viene polarizzata.
Ciò significa che le oscillazioni delle onde luminose riflesse, anzi che essere dirette in qualsiasi direzione perpendicolare a quella di propagazione, come normalmente avviene, sono tutte disposte su uno stesso piano.
Il fenomeno della polarizzazione della luce può essere ottenuto anche facendo attraversare la luce a particolari filtri, detti appunto polarizzatori.
In fotografia il filtro polarizzatore può avere dunque un'importante funzione: quella di eliminare o ridurre i riflessi indesiderati.
Da ciò deriva , nella fotografia a colori, anche l'interessante possibilità di rendere più intense le tinte di superfici lucide mediante l'eliminazione parziale o totale dei riflessi che ne provocane sempre una certa desaturazione.





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