venerdì 25 ottobre 2019

NIKON F-4

 NIKON F-4 e F-4S




Otto anni dopo la Nikon F-3, dopo aver sviluppato il sistema autofocus sperimentandolo su numerose fotocamere, e dopo aver messo in produzione una superba famiglia di obiettivi AF-Nikkor intercambiabili, la società Nippon Kogaku si trasforma nella Nikon Corporation a partire dal primo di aprile del 1988, e presenta la sua reflex professionale autofocus e modulare, battezzandola per continuità con la tradizione, Nikon F-4. La Nikon F-4 è la prima reflex modulare equipaggiata con un sistema di messa a fuoco automatico basato ancora sul sensore AM200, già sperimentato su altre Nikon autofocus meno impegnative. La Nikon F-4 permette la scielta fra la messa fuoco C a inseguimento del soggetto con calcolo automatico del punto futuro, la messa a fuoco S con blocco dello scatto fino alla messa a fuoco perfetta, o il più tradizionale sistema di messa a fuoco manuale M assistita dai diodi nel mirino. La Nikon F-4 possiede i mirini intercambiabili e un motore incorporato, che può essere ulteriormente potenziato trasformando la fotocamera nella Nikon F-4S o nella Nikon F-4E. L'esposimetro è incorporato nel corpo macchina e funziona con tutti i mirini, l'otturatore è del tipo a lamelle metalliche con scorrimento verticale, controllo elettronico e velocità tra 30 nsecondi e 1/8000s con sincronizzazione a 1/125s. Grande e massiccia, la Nikon F-4 incorpora 4 motori lineari, uno per l'avanzamento della pellicola, uno per la ricarica dell'otturatore, uno per il riavvolgimento della pellicola e uno per la trasmissione del comando di messa a fuoco degli obiettivi AF-Nikkor. La Nikon F-4 viene rifinita, come tutte le altre reflex contemporanee, esclusivamente in nero, pesa più di 1 Kg con l'alimentatore in dotazione ma ariva fino a 1400g con il battery pack MB-21 ad alte prestazioni. L'esposimetro della Nikon F-4 utilizza fotocellule al silicio e il nuovo sistema di rilevazione multiplo e integrato dalla luce, denominato Matrix, ma permette anche la misurazione con il tradizionale sistema a prevalenza centrale o con il sistema ad angolo ristretto detto Spot. Il campo di lettura si estende da EV0 a EV21 con tutti i sistemi di rilevazione, ad eccezzione del sistema spot che ha un campo di lettura da EV2 a EV21. Con la ghiera di compensazione manuale è possibile la corezzione tra +2 e -2 diaframmi. IL corpo macchina della Nikon F-4 è decisamente massiccio, lungo 17 cm e alto quasi 8cm, ed è organizzato come un ibrido fra una reflex classica e una delle più moderne reflex elettroniche. Sul frontale, oltre ai due pulsanti AE e AFL per il blocco della memoria esposimetrica e al pulsante di blocco simultaneo di entrambe le funzioni, è situato il pulsante per la chiusura manuale del diaframma, coassiale con la leva per il blocco manuale dello specchio. Sulla parte opposta del frontale vi è il seletteore delle funzioni di messa a fuoco, il pulsante di blocco degli obiettivi, e la presa sincro per il cavetto. Sulla parte anteriore della grossa maniglia laterale il pulsante di scatto elettromagnetico e circondato dal selettore delle funzioni del motore che conprende anche l'interruttore generale. In posizione arrettrata il selettore delle funzioni di ripresa con il correttore dell'esposizione. Di fianco il grosso selettore manuale della velocità di otturazione, da 4 sec a 1/8000s oltre alle posizioni B,T e X. Intorno al manettino per il riavvolgimento manuale della pellicola, presente insieme alla possibilità di riavvolgimento motorizzato, vi è il selettore manuale della sensibilità della pellicola, da 6 a 6400 ASA, che viene utilizzato quando non è attivo il sistema automatico con il codice DX per pellicola da 25 a 5000 ASA.


La Nikon F-4S diferisce dalla F-4 soltanto per avere una soletta porta pile maggiorata (6 pile anziché 4) che consente una velocità di raffica pari a 5,7 fotogrammi al secondo (anziché 4 fotogrammi al secondo). La macchina con otturatore in fibra di carbonio, capace di 1/8000 di secondo, mirini intercambiabili, tropicalizzazione del corpo, ha un autofocus veramente veloce e molto efficente anche con poca luce, -1EV. Creata come corpo professionale, e, ahimè, costoso, offre la commutazione tra diversi sistemi di esposizione: Program (normale e veloce), priorità di diaframma, di tempo, manuale; ma sopratutto consente diverse letture esposimetriche: semi-spot, spot, Matrix (lettura a cellule multiple). Affidabile e completta in tutte le funzioni, un vero Carroarmato.


L'MB-21


La Nikon F-4 è una fotocamera professionale complettamente elettronica, quindi una vera divoratrice di pile. A questo scopo, e non solo, Nikon ha progettato il pacco batteria aggiuntivo MB-21, portando la capacità da 4 na 6, pile di tipo AA alcaline. Nell'immagine si vede la Nikon F-4S con i componenti porta pile staccati per una facile sostituzione. Bisogna innoltre tener conto delle basse temperature invernali che causano improvvisi cali di tensione colpevoli di improvvise dèfaillances delle macchine che per il funzionamento dipendono totalmente dall'energia elettrica.




Il frontale con i vari pulsanti e leve per le regolazioni.







La calotta superiore con tutti i comandi a nghiere manuali


La ghiera dei tempi di posa

La ghiera della compensazione dell'esposizione

Particolare del manettino di riavvolgimento della pellicola e la scala di regolazione ASA in manuale


















Articolo tratto da riviste e manuali antichi dell'epoca, fotografie di proprietà del blog.








domenica 20 ottobre 2019

NIKON F-80




Si tratta dell'erede della Nikon F-70 ed è integrata con la linea e l'ergonomia della F-5 e F-100 con le doppie ghiere per pollice ed indice sulla destra, una pratica ghiera per selezionare in un attimo le funzioni principali sulla sinistra, il velocissimo autofocus a cinque punti, con sensore Multi-CAM 9000 e joistick di comando posteriore e l'esposimetro matrix 3D a dieci settori con trenamila situaszioni fotografiche in memoria. Rispetto alla F-100, cui somiglia parecchio nell'aspetto esteriore (escludendo la versione argento), non offre il telaio in magnesio e la tropicalizzazione, innoltre, il motore scatta a raffiche da 2,5 fotogrammi al secondo e l'otturatore offre tempi da 30 secondi a 1/4000 di secondo, con sincro-flash di 1/125 di secondo. La F-80 è dotata di flash incorporato, con numero guida di 12 a 100 ISO ed è disponibile in tre versioni: QD con dorso datario e QD-S con dorso datario che imprime la data tra un fotogramma e l'altro. Spariti i programmi pre-impostati della F-70, soluzione che rivolge la F-80 verso un pubblico esperto. A questo punto la gamma Nikon autofocus è quasi complettamente rinnovata; Vedremo in futuro cosa succedera alla F-90X, macchina eccellente di prezzo e caratteristiche intermedie tra F-80 e F-100.





VERSIONE STANDARD






VERSIONE DORSO DATA


giovedì 17 ottobre 2019

LA PICCOLA REGINA NIKON F-100

Non "brucia" pellicola a raffiche da 8 fotogrammi al secondo, non consente di intercambiare i mirini, non vede a colori come la F-5. Ma la nuova Nikon F-100 potrebbe rappresentare, per impostazione e completezza delle funzioni, una valida ed "economica" alternativa all'atuale ammiraglia della casa Giapponese.



La Nikon F-100 va a sostituire la pur valida Nikon F-90X creando un nuovo settore di mercato e offrendo una possibilità di scelta in più a chi ha bisogno di una reflex dalle caratteristiche spiccatamente professionali.
Lo slittamento verso l'alto delle posizioni, da un lato rende più variegata l'offerta e più accessibili fotocamere dalle caratteristiche fin ora esclusive delle ammiraglie.
Dall'altro, però, nell'attesa dell'assestamento delle posizioni nelle fasce basse con nuovi aparecchi meno completi, ma più economici, l'innalzamento dei gradini più alti rende le nuove reflex difficilmente avvicinabili dalla maggior parte dei fotografi. La F-100, infatti, al pari della rivale eos3, avrà un prezzo di poco inferiore ai tre milioni di lire per il solo corpo.



REFLEX AD ALTA DENSITA


In occasione del contatto con la nuova F-100, la sensazione immediata è quella di avere a che fare con una macchina robusta, pesante quanto basta, concentrata. E, in effetti, un concentrato di tecnologia lo è davvero. Attendendo con impazienza qualche esemplare definitivo per "torchiarlo" sul campo (i primi mostrati alla stampa erano dei prototipi), diamo un occhiata alle carateristiche tecniche della nuova Nikon, cominciando dalla struttura. Il frontale, la calotta superiore e il fondello del corpo macchina sono realizzati in lega di magnesio; la fotocamera è poi protetta nei punti di maggior usura e in corispondenza
dell'impugnatura con un rivestimento in gomma anti scivolo. E per confermare la vocazione professionale, Nikon garantisce la tropicalizzazione della sua reflex, la resistenza, cioè, a polvere e umidità.
La disposizione dei comandi e alcuni particolari estetici ricalcano abastanza fedelmente quelli della F-5: il pulsante di scatto coronato dall'interruttore generale, quello per la scelta dei modi di esposizione, per la conpensazione dell'esposizione, il selettore dei modi di lettura esposimetrica e quello per la cadenza di avanzamento del film, occupano sulla calotta le stesse posizioni rispetto all'amiraglia F-5. Le analogie prosseguono per la presenza della seconda ghiera a portata di pollice per la regolazione dei diaframmi (o per la compensazione dell'esposizione), del selettore dell'area AF attiva e, sempre sul dorso, del pulsante di blocco esposizione-AF e dell'avvio autofocus separato dal pulsante di scatto.
Completano, sul retro della reflex, due pulsanti, per l'impostazione delle funzioni personalizzate (ben 22) e per il blocco del diaframma e del tempo contro spostamenti accidentali.
A sinistra della calotta troviamo una torretta che, oltre al già citato selettore della cadenza di avanzamento, ospita i pulsanti ISO, per la sensibilità della pellicola, BKT per impostare il bracketing e un terzo per regolare le funzioni flash. L'ergonomia della macchina è ben studiata, con l'impugnatura massiccia che consente un buon appiglio alle dita. Tra gli accessori presentati insieme alla F-100 c'è il battery pack impugnatura multi power high speed MB-15 che ha una triplice funzione: consente innanzitutto una presa molto più comoda per le riprese verticali anche per la riproposizione del pulsante di scatto e delle varie ghiere di regolazione; da accesso a vari tipi di alimentazione (sei stilo AA o un accumulatore ricaricabile al NiMh) e, proprio grazie all'aumento del voltaggio rispetto a quello fornito dalle quattro pile stilo standard, consente di incrementare le prestazioni del sistema di avvanzamento del film e del sistema AF.

LA TECNICA


Già, le prestazioni: i tecnici Nikon hanno travasato nella F-100 lo stesso sensore autofocus Multi-CAM 1300 impiegato sulla F-5.
Sulla nuova reflex, però la cadenza di scatto sostenibile continuando a tenere a fuoco un soggetto in movimento è "limitata" a 4,5 fotogrammi al secondo contro (gli otto della F-5); e questa velocità di raffica coincide con la cadenza massima ottenibile dal motore di avanzamento della pellicola a dimostrazione della bontà del sensore AF. Con l'impugnatura, come detto, le prestazioni aumentano anche se non in maniera considerevole: si passa da 4,5 a 5 scatti al secondo, sempre in focus tracking; insomma, l'MB-15 migliora sopratutto l'ergonomia e l'autonomia dell'alimentazione.
Il sistema AF opera su 5 zone disposte a croce; sono selezionabili manualmente attraverso il selettore sul dorso, ma è possibile lasciar fare alla macchina che, in servo AF, sceglie dinamicamente il sensore corispondente al soggetto anche se questo si sposta all'interno dell'inquadratura. La F-100 dispone di un otturatore elettronico con tempi da 30 a 1/8000 di sec e sincro-X a 1/250 di sec; espone in modo programmato flessibile, automaticamente a priorità dei tempi o dei diaframmi e in manuale.
Il sensore matrix adibito al controllo dell'esposizione è invece complettamente nuovo: costituito da 10 settori, opera in combinazione con il sensore AF e, grazie a 30.000 situazioni reali pre impostate in fabbrica, dovrebbe assicurare un controllo più accurato dell'esposizione. Oltre al Matrix 3D, la F-100 consente anche la lettura spot e semi spot. Apprezzabile il bracketing disponibile senza ricorrere a costosi dorsi datari e impostabile su due o tre fotogrammi con valori di esposizione scalabili. Nikon risponde, per quanto riguarda la lettura flash TTL, il sensore multiplo a 5 settori che dosa la quantità di luce in base a una serie di lampi di monitoraggio precedenti lo scatto vero e proprio e, come quello per luce continua, opera in sinergia con il sistema AF. Le altre funzioni legate all'uso del lampeggiatore prevedono la possibilità di sincronizzare con i tempi lenti o sulla seconda tendina, di ridurre l'effetto occhi rossi e di pilotare in TTL a distanza anche senza cavi uno o più lampeggiatori.




A CHI SARA DESTINATA?

Anche solo da questa sintetica panoramica sulle caratteristiche della F-100 ci rendiamo conto che la nuova macchina ha i numeri per soddisfare anche i palati più esigenti. Le prestazioni offerte, se escludiamo l'intercambiabilità dei mirini, il sollevamento manuale dello specchio, la cadenza di scatto massima, il sensore esposimetrico e alcuni altri particolari di maggiore o minore importanza, sono paragonabili a quelle della ben più costosa F-5. Ma sono altrettanto evidenti i nuovi traguardi raggiunti che la distinguono dalla F-90X: il sensore AF Multi-CAM 1300, la costruzione tropicalizzata, la disposizione dei comandi più razionale e completa segnano un deciso passo in avanti rispetto alla vecchia Nikon.


La Nikon F-100 in vendita dalla fine di Gennaio 1999 a poco meno di 3 milioni di Lire, con il nuovo zoom 28-105 f/3,5-4,5. (Nell'immagine non è il nuovo zoo Nikon, ovviamente).

Un particolare della calotta dalla finitura ruvida con il display e il selettore del modo di lettura esposimetrica sul pentaprisma. IL pulsante di scatto coronato dall'interruttore generale, quello per la scelta dei modi di esposizione, quello per la compensazione dell'esposizione, il selettore dei modi di lettura esposimetrica sul pentaprisma, occupano sulla calotta  le stesse posizioni rispetto all'amiraglia F-5.



Il selettore del sensore dell'autofocus a cinque zone selezionabili dal dorso



CON IL BATTERY PACK MB-15



Ne guadagna sicuramente l'ergonomia e l'autonomia, anche perché come raffica si va da 4,5 fotogrammi al secondo a 5.

Occorrono 6 batterie di tipo AA da 1,5V alcaline, oppure ricaricabili sempre dello stesso tipo da 1,2V























L'articolo è tratto da rivista originale dell'epoca. Per quanto riguarda le immagini sono di proprietà del blogger per tanto è vietato l'uso senza autorizzazione.