giovedì 15 dicembre 2016

NIKON FINALMENTE AUTOFOCUS








NUOVA REFLEX NIKON F-501 AUTOFOCUS DOPPIO


Dopo il successo della reflex autofocus Minolta 7000 altri fabbricanti la seguono sulla stessa strada; per prima è arrivata Nikon con una macchina che riunisce i due sistemi autofocus utilizzati separatamente dalle Minolta 7000 e 9000.

Abbiamo mantenuto lo stesso innesto: i vecchi obiettivi Nikon potranno essere utilizzati sulla nuova autofocus e i nuovi obiettivi AF sono compatibili con le vecchie reflex Nikon. 
Con questa frase Tsuruta, capo progettista della Nipon Kogaku di Tokyo a concluso il prologo alla presentazione della Nikon autofocus F-501.
Nikon, quindi, è da oggi la concorrente ufficiale di Minolta nel settore delle reflex 35mm dotate di messa a fuoco automatica.
Il sistema adottato è talmente simile nel concetto a quello Minolta che molti hanno malignato su un eventuale scambio di brevetti tra le due aziende.
In conpenso la Nikon non ha dovuto cambiare innesto come era avvenuto nelle Minolta 7000 e 9000.
Quindi la nuova autofocus potra utilizzare, oviamente con messa a fuoco manuale, tutti i vecchi obiettivi AI esistenti.
A fianco nasce una nuova linea di obiettivi siglati AF, con i quali sarà possibile sfruttare appieno tutte le caratteristiche della F-501, un aparecchio che deriva quasi integralmente dalla F-301, che ha innaugurato la nuova linea della ditta Giapponese.
La 501 si scambia facilmente per la sorella se non fosse per la scritta AF sul lato destro.
Le uniche differenze, oltre ai selettori per l'autofocus, consistono in uno sdoppiamento del pulsante blocco della memoriaautoscatto,ora divisi,e dall'aggiunta del dual program, un sistema tramite il quale l'aparecchio sceglie il programma di esposizione in base alla lunghezza focale dell'obiettivo utilizzato.
Il dual program è utilizzabile solamente con i nuovi obiettivi AF che, essendo dotati di un circuito elettronico interno, possono trasmettere all'apparecchio i dati sulla lunghezza focale.
Oltre a questo, naturalmente, vi è tutto il circuito autofocus.
A cominciare dai due selettori, uno a destra e uno a sinistra del bocchettone innesto ottiche, che servono rispettivamente a scegliere  il tipo di messa a fuoco (manuale, automatica con blocco del pulsante di scatto finche il soggetto non è a fuoco ed automatica continua) ed ha il blocco dell'autofocus nel modo continuo per congelare la messa a fuoco su un soggetto che ci interessa.
Il bocchettone di innesto ottiche è rimasto quasi lo stesso delle precedenti Nikon.
Ora ha, in più, una trasmissione meccanica molto simile a quella utilizzata da Minolta ed una serie di contatti elettrici per lo scambio di informazioni tra obiettivo e corpo macchina.
Tutto il meccanismo di comando della messa a fuoco automatica è stato inserito nella parte destra della fotocamera, lato impugnatura.
Le altre caratteristiche della F-501 sono praticamente identiche a quelle della F-301.




La parte superiore della 501 è praticamente identica a quella della F-301 salvo per il selettore degli automatismi che ha una posizione in più (DUAL).



In autofocus continuo l'aparecchio riaggiusta continuamente la messa a fuoco finche il soggetto o l'inquadratura vengono spostate.
Per congelare la messa a fuoco su un punto che ci interessa occorre premere questo pulsante oppure utilizzare l'autofocus singolo.



Qui vediamo la F-501 con il nuovo lampeggiatore SB-20 dotato di emettitore ad infrarossi per la messa a fuoco automatica anche al buio.


DUE AUTOFOCUS IN UNO


La nuova Nikon F-501 è dotata di due sistemi di messa a fuoco automatica.
Con il primo, denominato singolo, è possibile scattare la foto solo quando la macchina a messo a fuoco il soggetto, mentre con il secondo, denominato continuo, l'aparecchio scatta indipendentemente dalla mesa a fuoco e l'obiettivo riaggiusta continuamente quest'ultima in base agli eventuali spostamenti del soggetto o dell'inquadratura.
In pratica Nikon ha risolto con un aparecchio solo i sistemi della Minolta 7000 (messa a fuoco singola) e 9000 (messa a fuoco continua). Occorre dire però che quest'ultima, se utilizzata con il motore di trascinamento, prevede anche la funzione single.
Il circuito utilizzato nella 501 è quello classico a misurazione di fase adottato anche da altri fabbricanti; il sensore CCD, che è posto sul fondo dell'apparecchio sotto allo specchio reflex, è dotato di due file di elementi sensibili, uno per obiettivi con appertura fino ad f.2,8 e l'altro per obiettivi di luminosità inferiore a f.2,8.
Il motore di comando dell'autofocus viene controllato da due circuiti integrati, uno posto nell'aparecchio e l'altro nell'obiettivo; quest'ultimo, che ha una capacità di memoria pari ad un kilobyte, informa anche l'aparecchio su altri parametri come la lunghezza focale dell'obiettivo al quale appartiene e la posizione delle lenti di messa a fuoco. Il perno di comando della ghiera di messa a fuoco si trova sul bocchettone d'innesto ottiche, una soluzione praticamente identica a quella Minolta, e si accoppia ad una presa di forza posta sull'innesto degli obiettivi Nikkor AF.
Il sistema di messa a fuoco messo a punto dalla Nikon funziona bene sino a valori luce pari ad EV4 (una stanza in penombra).
Utilizzando però lo speciale lampeggiatore SB-20 dotato di un emettitore all'infrarosso è possibile mettere a fuoco automaticamente anche al buio totale, come accade anche per le due Minolta autofocus.



Ecco cosa c'è dietro al pernetto di comando dell'autofocus posto sul bochettone d'innesto ottiche.si tratta di un sistema già utilizzato nella Minolta che consente una messa a fuoco rapida ed accurata.




Il bocchettone della 501 è dotato anche di una serie di contati elettrici nella parte superiore che si collegano ad altrettanti contati sull'innesto degli obiettivi AF. Possiamo vedere innoltre il pernetto che serve per comandare la messa a fuoco degli obiettivi Nikon AF.




Qui possiamo vedere il selettore per il tipo di autofocus (singolo o continuo) e per il suo disinserimento




Lo stesso innesto delle precedenti Nikon rappresenterà un buo argomento di vendita per i negozianti.
Al contrario della Minolta, infatti, la Nikon per la sua reflex autofocus ha mantenuto la stessa baionetta sulla quale possono essere innestati ed uttilizzati sia i nuovi (in autofocus) sia i vecchi obiettivi (con messa a fuoco manuale).




Uno dei nuovi obiettivi Nikkor AF è uno zoom 35/70 mm derivato dalla precedente serie AI.
Si tratta di un obiettivo molto compatto che costerà poco più del suo predecessore.




Uno dei tre obiettivi costruiti appositamente per la F-501 è questo AF-50mm f.1,8 derivante dal vecchio modello ma, dotato di una serie di trasmissioni elettriche e meccaniche necessarie alla messa a fuoco automatica.
Il terzo è uno zoom AF-70/210 f.4 piuttosto ingombrante che costerà circa 850.000 lire.



CONCLUSIONI

Pur non destando la stessa sorpresa che suscitò la Minolta 7000, la nuova Nikon F-501 è un apparecchio fotografico nel quale sono state conglobate tutte tutte le soluzioni adottate dalle precedenti autofocus Minolta, uniche concorrenti sul merca to.
Non ha caso il prezzo si colloca tra le due Minolta: 900.000 lire solo corpo per la Nikon F-501 a confronto delle 800.000 circa del corpo Minolta 7000 ed al 1.350.000 lire della 9000.
Per i possessori di aparecchi Nikon c'è l'interessante vantaggio di poter mantenere il vecchio parco obiettivi, acquistando solo gli autofocus che servono.
Per altri la F-501 rappresenta l'autofocus più sofisticata fino ad oggi prodotta.
Ma non rimarrà sola per molto:altri fabbricanti stanno per presentare le loro reflex autofocus che potrebbero a loro volta raccogliere le esperienze di Minolta e Nikon in questo settore.






L'articolo è tratto da rivista originale dell'epoca con piccole aggiunte da parte dell'autore del blog.

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