venerdì 28 ottobre 2016

NIKKORMAT ELW

Nikkormat ELW Auto Winder Motor Drive (anno 1976)





Ed ora una rinnovata Nikkormat equipaggiata con il nuovissimo ed attesissimo servo motore di avanzamento che consentirà un uso più rapido di questo apparecchio EE.
La Nikkormat predisposta all'uso del servomotore è siglata ELW, dove la W sta per (Winder), avvolgitore.
L'apparecchio tranne che per la modifica necessaria per l'uso del motore non presenta novità di rilievo rispetto al tradizionale modello EL.
E' stato tuttavia sostituito lo schermo di messa a fuoco che ora presenta un telemetro ad immagine spezzata circondato da una corona di microprismi secondo gli ultimi dettami della moda fotografica.
Altra modifica riguarda la presenza di un interruttore dei circuiti posto intorno al pulsante di scatto:esso serve solo quando viene montato l'auto Winder AW-1.
Questo nuovo accessorio che costerà in Italia una cifra vicina alle 100.000 lire, può essere utilizzato solo sulla Nikkormat ELW.
Non può essere modificata l'attuale Nikkormat EL per l'uso del motore; non si sa se per motivi tecnici o politici, ma forse proprio per questi ultimi.
E' infatti stato comunicato che la disponibilità della nuova Nikkormat sarà molto ridotta e che per il primo anno di vendita, essa verrà corredata solo con l'Auto Winner.
Le prestazioni di questo Servomotore sono più o meno quelle offerte dai tutti i suoi confratelli già disponibili per la Topcom,la Contax e l'Olympus. E' possibile l'avanzamento a scatto singolo e continuo ad una cadenza di circa due fotogrammi al secondo.
Da quanto è dato sapere, però, questa cadenza dipenderà dalla velocità del dito del fotografo.
Sembra,infatti, che per ottenere la cadenza continua bisogna fare su e giù con l'indice più velocemente possibile.
Dico (sembra) perche potrebbe trattarsi di una errata interpretazione di un dato tecnico sibillino e perché una scivolata come questa della Nikon non me l'aspetterei.
In ogni caso la ELW con obiettivo 50mm f/1.4 e servo motore va a pesare circa 1500g con le batterie contro i 1300g circa della Canon AE-1 nelle stesse condizioni.
L'alimentazione richiede sei pile da 1,5Volt: un led incorporato serve da test batteria, ma si accende ogni volta che il motore entra in funzione.
La Nikkormat ELW con l'AW-1 a chi farà concorrenza? Secondo me alla F2 motorizzata.
Tutti i professionisti che oramai possiedono un grosso corredo di obiettivi Nikkor e quindi sono per questo legati a doppio filo a questa marca troveranno nella ELW con l'auto Winder un'alternativa alla F2 che, a quanto si dice negli ambienti professionali ha deluso le aspettative.
La Nikkormat ELW costerà circa un 15% in più rispetto all'attuale EL.
Questa verrebbe tenuta in produzione per qualche tempo e ciò può essere confermato dal fatto che di ELW la Nikon ne farà soltanto 2000 unità al mese.
Informazioni maggiori e ricchi depliant a colori potranno essere richiesti alla COFAS di Roma importatrice ufficiale Nikon.



Particolari della ELW






Attorno al pulsante di scatto è stato posto un interruttore speciale, per fornire una maggiore facilità di funzionamento quando si usa la ELW  con il motore AW-1. Messo nella posizione on (punto rosso visibile) il motore si attiva automaticamente.







La presa di forza sul fondello della Nikkormat ELW e l'asse di trasmisione presente sul servomotore.






Lo schermo di messa a fuoco ha un vetrino smerigliato ad immagine spezzata con una corona di microprismi al centro, per una maggiore facilità e velocità di messa a fuoco.










Questo è lo schermo della precedente Nikkormat EL che, non ha l'immagine spezzata ma solo i microprismi e il vetro smerigliato.








(Fonte tratta da una rivista dell'epoca)

(Le fotografie sono coperte da diritti d'autore, se ne vieta l'uso senza un'autorizzazione dell'autore stesso)











martedì 25 ottobre 2016

NIKKORMAT EL

Presentata al Photokina il 23 settembre 1972




Impugnando l'apparecchio per la prima volta,la sensazione di manegevolezza e rapidità d'impiego che è visivamente suggerita dagli angoli arrotondati della cassa,trova immediata conferma.
La macchina è ben equilibrata,"sta bene in mano": merito dell'indovinata distribuzione dei pesi e probabilmente anche della disposizione dell'obiettivo,decentrato sul corpo macchina; tale soluzione offre alla mano destra una presa efficace (è possibile impugnare l'apparecchio,scattare e ricaricare con una mano sola) mentre la sinistra può raggiungere agevolmente la ghiera di focheggiatura dell'obiettivo.
Questo schema costruttivo, già adottato su tutte le reflex Nikon,è stato spesso criticato perché  "la mano sinistra non puo stringere bene l'apparecchio": A mio avviso, viceversa,la soluzione che la Nikon da tempo ripropone in ogni suo nuovo modello ha l'indubbio pregio di consentire una più agevole manovrabilità della ghiera di messa a fuoco delle ottiche e sopratutto di quella di comando del diaframma,posto come noto sul retro dell'obiettivo a contatto con il bocchettone portaottiche.
E' da ricordare a proposito che la ZEIS, adottando per il suo modello CONTAREX la disposizione dell'obiettivo al centro del corpo macchina, ha dovuto rissolvere il problema del comando del diaframma (anche qui in posizione arretrata) con una apposita rotella sulla cassa dell'apparecchio,introducendo quindi la complicazione di una serie di ingranaggi di trasmissione.
Un prolungato uso della NIKKORMAT EL in attività di reportage permette di apprezzare la funzionalità della leva di avanzamento pellicola:ottimamente dimensionata ed essente dai giochi meccanici assiali tipici del modello F,consente un avanzamento pellicola estremamente rapido senza costringere a staccare l'occhio dal mirino anche quando si portano gli occhiali con montatura piuttosto grande.
La corsa della leva è di 135° con posizionamento in lavoro a 30° dal corpo.
 E' quindi da catalogare tra quelle che hanno la corsa corta, seppur non in grado di attaccare il record dei 120° che appannaggio della NIKON F2.
Il funzionamento non è di tipo additivo:è un peccato che si puo perdonare difficilmente in un apparecchio che per il prezzo si pone sul piano della NIKON F ma che per altro trova una sorta di correttivo nella caratteristica della corsa corta (che nell'impiego rapido puo sostituire la teccnica dei due colpi successivi) e nella morbidezza del comando stesso (impieghi di macofotografia).
Quest'ultima particolarità, inoltre,si sposa bene con la agevole manovrabilità del dispositivo di alzo manuale dello specchio reflex di cui l'aparecchio è dotato: una levetta che,con un poco di pratica,puo essere azionata un attimo prima dello scatto senza staccare l'apparecchio dall'occhio e con un minimo di vibrazioni.
Lo studio accurato di queste manualità operative trova la sua spiegazione nel fatto che l'apparecchio non permette l'aplicazione di motori elettrici per il trascinamento della pellicola; insieme a quella di impossibilità di interscambio dei vetrini di messa a fuoco; questa caratteristica è l'unica vera limitazione che la NIKKORMAT EL presenta sotto il profilo di particolari impieghi professionali.
La leva di avanzamento pellicola rivestita di plastica nera assolve diverse funzioni: oltre a provvedere al caricamento dell'otturatore, infatti,in posizione di lavoro inserisce  il circuito esposimetro e in posizione di riposo,aderente al corpo macchina,provvede al blocco del pulsante di scatto:una soluzione pratica ed estremamente efficace.
Il pulsante di scatto della NIKKORMAT EL come si conviene ad un aparecchio dotato di otturatore a controllo elettronico,presenta una corsa molto corta e ricchiede una pressione limitata,senza i punti duri che caratterizzano i comandi delle fotocamere con automatismo meccanico sul diaframma.
Sono particolari che abbinati alla presenza dell'esposizione automatica assumono un notevole interesse per chi si dedica prevalentemente al fotoreportage d'azione, alla candid photo o comunque a riprese nelle quali sia determinante la possibilità di scattare senza tempi morti,nell'attimo stesso in cui si percepisce l'immagine.


VISTA ESPLOSO DELLA NIKKORMAT EL




Si noti sotto al bottone con manovella di riavolgimentopellicola,la scala ISO e sul corpo macchina il ferro di cavallo più scuro,della FRE (functional resistance element): un resistore metallico a lamine sottilissime che trasforma in una risposta di tipo elettrico l'informazione ISO fornita dalla ghiera sovrastante e quella dell'appertura dell'obiettivo che viene trasmessa dalla ghiera diaframmi tramite l'asse e gli ingranaggi (chiaramente visibili).
Il complesso FRE,messo appunto dalla stessa <nikon,e trattato ai siliconi,ha i contatti in oro ed è stato progettato in modo da essere insensibile a sbalzi di temperatura, umidità,ossidazione ed attachi chimici.
Sulla sinistra, sotto alla leva di avanzamento,sono visibili il disco conta fotogrammi e sotto ad esso una doppia lamina orizzontale che viene aperta e chiusa con apposita camma:l'interrutore di potenza che da corrente al circuito elettrico.
Sotto il pentaprisma del mirino è visibile il microscopico circuito stampato che è il cervello elettrico della machina e che porta anche un minuscolo circuito integrato di 2 mm quadrati che assolve le funzioni di 74 transistor.





LO SCHERMO DI MESSA A FUOCO




Nel mirino con vetro smerigliato, lente di Fresnel e microprismi al centro, è visibile la scala dei tempi: nell'impiego ad esposizione automatica un indice verde, trasparente, è sovraposto dalla A (= automatismo) mentre un indice nero segnala il tempo di otturazione impostato dall'apparecchio.
Nell'impiego manuale (ad automatismo disinserito) l'indice verde si dispone sul tempo di otturazione selezionato manualmente e ad esso deve essere sovrapposto l'indice nero, ora accoppiato al movimento della ghiera diaframmi.
(Quando l'esposimetro TTL non è in funzione, la lancetta nera si stabilizza in corrispondenza del contrassegno nero.



 PARTICOLARI DEL CORPO NIKKORMAT EL



IL gruppo comandi sul lato destro dell'apparecchio:Visibili il pulsante di scatto(a corsa molto corta) e la ghiera dei tempi di otturazione(impostata su automatico(A) risulta bloccata per evitare spostamenti accidentali;per impostare i tempi in manuale occorre sbloccare premendo il pulsantino al centro della ghiera stessa).
La leva di avanzamento pellicola in posizione di lavoro scopre il punto rosso che indica che l'esposimetro è in funzione.
In basso la leva dev'autoscatto(con ritardo di 10 sec. particolarmente silenzioso ma non dotato di pulsante di avvio separato come nella Nikon F).
Sul frontale è visibile il bottone per il controllo della profondità di campo(utile anche per misurazioni stop-down).
Il conta fotogrammi,con scala protetta,e posto davanti alla leva di avanzamento pellicola.




Vista di tre quarti posteriore sinistra:In evidenza la presa del cavetto del flash dal suo apposito bottone a vite, l'anellino per l'attacco cinghia rinforzato internamente in acciaio inox,la ghiera d'impostazione sensibilità pellicola(regolabile da 25 a 1600 ISO).

Sul retro della macchina affiancati e incassatila spia e il relativo pulsante di azionamento per il controllo della batteria.

A fianco della manovella di riavvolgimento,la levetta di sicura per l'apertura del dorso.






Vista della NIKKORMAT dall'alto:sulla ghiera dei tempi è visibile una finestrella con il simbolo del flash.
Il contrassegno indica la sincronizzazione scelta:un lanpo per l'uso  con l'elettronico (X) ed una lampada per l'accoppiamento con i flash a bulbi (sincronizzazione con anticipo di 12 millisecondi).
Per la commutazione,alzare e ruotare la corona esterna della ghiera del comando dei tempi.
Presente il riferimento del piano focale.





A fianco dell'obiettivo,sulla sinistra,sono collocati il pulsante di sblocco dell'ottica e sopra ad esso il bottone (o meglio la levetta a braccio cortissimo) per l'alzo manuale dello specchio reflex.
Loperazione puo essere effettuata comodamente con l'otturatore carico o scarico.
Il dispositivo è indispensabile per poter sostituire la batteria elettrica che è alloggiata in un vano sul fondo dell'apparecchio, raggiungibile attraverso il bocchettone dell'ottica, a specchio alzato.



(Fonte tratta da rivista originale dell'epoca)

(Le fotografie sono coperte da diritti d'autore, se ne vieta l'uso senza un'autorizzazione dell'autore stesso)


venerdì 21 ottobre 2016

NIKON FM



LA NIKON FM IN SCATOLA ORIGINALE






La Nikon FM parte con il nuovo sistema.Non si tratta di una reflex automatica, ma bensì di una compatta che andrà a competere con la Olympus OM-1 e la Pentax MX.
La macchina monta un otturatore tradizionale Copal Square con tempi da un secondo a 1/1000 più B (sincronizzazione con flash elettronico su 1/125 di secondo).
L'aparecchio ha le seguenti misure L 142mm A 89, 5mmP 60mm, peso 590 g senza obiettivo.
La nuova FM è più stretta di 2,5 cm rispetto alla F2 Photomic, più bassa di un centimetro abondante e più leggera di 250g.
La FM è un apparecchio leggero e allo stesso tempo classico secondo i canoni attuali.
Per essa è stato realizzato un motore profesionale (MD-11) che raggiunge i 3,5 fotogrammi al secondo.

La FM con il motore montato

Potrà montare un dorso datario e fare doppie esposizioni facilitate, ha un mirino ben informato con sistema a tre LED e cinque conbinazioni possibili, già sperimentato su il più recente mirino photomic, il DP3. Lo schermo di messa a fuoco è il Nikon di tipo K, smerigliato con telemetro ad immagine spezzata e corona di microsismi.
La misurazione dell'esposimetro (EV-1 -18) è sempre del tipo semi-spot: l'esposimetro naturalmente funzionante a piena apertura, è alimentato da due batterie all'osido d'argento da 1,5 volt.
La Nikon FM e le sue consorelle potranno essere usate con i vecchi obiettivi non modificati.
In tal caso la lettura avviene con il sistema stop-down.
La Nikon sembra abbia speso qualche energia nel rendere la nuova FM il più silenziosa possibile, il pulsante di scatto ha una corsa di 1,8 mm e pare sia estremamente dolce.
Lo specchio per evitare vignettature è di grandi dimensioni e ben ammortizzato e sfrutta la teccnologia a questo proposito acquisita da Nikon con la F2.
La nuova fotocamera avrà un prezzo che viene indicato come del 30% più alto di quello della Nikkormat FT2 e di circa il 28% più basso di quello della Nikkormat EL.
Tirando le somme la Nikon FM dovrebbe costare all'incirca 400.000 lire.
Sarà disponibile in Italia da settembre 1977.

Nuovi obiettivi sono stati creati per eliminare il vecchio sistema di informazione diaframma esposimetro.
La maggior novita in questa fotocamera è proprio quella del novo sistema di accoppiamento  che è stato contemporaneamente applicato elle F2 e alle Nikkormat.
Tutti gli obiettivi sono stati modificati e vengono ora identificati dalla sigla AI, i vecchi obiettivi, o almeno quelli costruiti entro gli ultimi cinque anni, potranno essere modificati per l'uso sulla nuova fotocamera e su quelle che verranno.
La modifica costerà una cifra non ancora stabilita in Italia, ma che politicamente dovrebbe essere abbastanza contenuta, in Germania costerà 15.000 lire + iva.Gli obiettivi in giacenza presso i negozianti, quindi nuovi, verranno invece modificati gratuitamente.

Ma cosa cambia nei nuovi obiettivi e nella nuova fotocamera? Gli obiettivi AI sono in pratica uguali a quelli attuali: è stato modificato il preselettore del diaframma mentre identico è rimasto l'inesto baionetta Nikon F.
Il preselettore presenta ora una piccola scala di valori f/ che serve per il piccolo periscopio di cui è dotata la nuova FM e grazie al quale sarà possibile vedere il diaframma impostato direttamente dentro il mirino.
La forcella ancora presente per l'uso sulle vecchie fotocamere dei nuovi obiettivi, è ora forata ed alleggerita(ma è chiaro che nel giro di un anno o due sparirà del tutto).
Con il nuovo sistema AI non servira più ruotare la ghiera dei diaframmi, prima da un lato, poi dall'altro per informare l'esposimetro della massima appertura del diaframma dell'obiettivo montato.
Ora verrà informato direttamente di volta in volta che, si sposterà la ghiera tra f/ minimo e f/ massimo.
Sulla parte posteriore degli obiettivi AI è presente una camma che serve ad informare l'esposimetro della luminosità massima e un pernetto che aggancia un collare attorno al bocchettone e che funge da simulatore dei diaframmi. 

L'INNESTO A BAIONETTA NIKON F






LO SCHERMO DI MESSA A FUOCO








IL MOTORE PROFESIONALE MD-11


Il motore MD-11 fu fabbricato appositamente per la Nikon FM e fu una vera rivoluzione nel campo del trascinamento automatico della pellicola, fu definito moderno, maneggevole e versatile e si puo considerare il primo motore Nikon moderno



La Nikon FM può montare questo motore a sistema che consente  di lavorare in cadenza continua fino a 3,5 fotogrammi al secondo.
L'alimentazione è fornita da 8 batterie stilo da 1,5 volt, che è la causa delle maggiori dimensioni rispetto ai suoi concorrenti che ne montano solo 4.
Sulla sommità dell'impugnatura (vedi particolari contrassegnati) cè un selettore per loscatto singolo o la sequenza, di costruzione molto robusta, di materiale plastico e, rivestimento in simil pelle. L'apertura del vano batterie viene agevolata usando una comune moneta da 200 lire.









(Fonte tratta da articoli di giornale dell'epoca)

(Le fotografie sono coperte da diritti d'autore, se ne vieta l'uso senza un'autorizzazione dell'autore stesso)

martedì 18 ottobre 2016

NKON FE


ANNO DI PRESENTAZIONE 1978




La Nikon FE si affianca alla Nikon FM, rispetto alla quale ricalca nei dettagli più piccoli sia la forma che le dimensioni, ed è automatica a priorità dei diaframmi invece che manuale.
La FE racchiude nel suo interno buona parte dei componenti elettronici della Nikon EL2 (una fotocamera presentata nel 1976 che ha avuto solamente un anno di vita) ed è l'evoluzione dei principi tecnici usati e collaudati per più di 5 anni con le Nikkormat EL.
Si tratta di una fotocamera di dimensioni piuttosto contenute, almeno rispetto ai modelli precedenti della stessa casa e dal pentaprisma che sporge in maniera considerevole  e che nel complesso ha un aspetto piacevole e si impugna con una certa facilità.
I comandi sono ben sagomati e distribuiti in modo da essere facilmente raggiungibili senza troppi problemi.
Superiormente sulla destra del pentaprisma,abbiamo la leva di carica che consente un azionamento rapido grazie ad una corsa breve e ad un ottima impugnabilità; questa leva, oltre che per la carica dell'otturatore e per l'avanzamento della pellicola, serve anche come interrutore dell'esposimetro;quando la leva è complettamente accostata al corpo della fotocamera l'esposimetro risulta spento e il pulsante di scatto bloccato.
La corsa della leva è di 140° ai quali se ne devono aggiungere altri 32° che costituiscono la posizione di lavoro-accensione dell'esposimetro.
La possibilità di eseguire doppie esposizioni è assicurata da una levetta coassiale alla leva di carica che permette,spostandola verso destra,di caricare l'otturatore senza far muovere la pellicola.
Dallo stesso lato del pentaprisma abbiamo il pulsante di scatto e la grossa ghiera dei tempi facilmente azionabile, anche con la fotocamera all'altezza dell'occhio.
Il manettino per il riavvolgimento della pellicola, che si trova dall'altro lato del pentaprisma,serve anche per l'appertura del dorso,le aperture accidentali vengono evitate da una levetta che va spostata prima di sollevare il manettino.
Un sistema di sicurezza che si è dimostrato abbastanza inutile:quando mai capita di sollevare e tirare accidentalmente, ma con una certa energia,il manettino per il riavvolgimento della pellicola?
Coassialmente ad esso si trova la ghiera per impostare la sensibilità della pellicola, che serve anche come correttore dell'esposizione in automatismo(+ o - 2 EV).
Sul frontale infine abbiamo da un lato la leva per l'autoscatto ed il dispositivo per il controllo visivo della profondità di campo,dall'altro il pulsante per lo sblocco degli obiettivi  e la presa per il cavetto del flash,coperta da un cappuccetto di plastica a vite.
Il mirino della Nikon FE è abbastanza luminoso e ben informato: in alto troviamo il diaframma impostato,che viene letto direttamente sull'obiettivo attraverso un periscopio e una finestrella aperta nella parte inferiore del pentaprisma,mentre sul lato sinistro è visibile la scala dei tempi da 1/1000 a 8 secondi e le posizioni che indicano la posa B,il tempo meccanico di 1/90° di secondo e il funzionamento automatico.
Su questa scala scorrono l'ago dell'esposimetro ed una paletta verde che indica la funzione su cui risulta impostato l'apparecchio,che nell'uso manuale deve venir sovrapposta all'aghetto dell'esposimetro.
Manca invece una qualsiasi indicazione che segnali se è inserito il correttore dell'esposizione.
Il vetrino di messa a fuoco standard ha una superficie finemente smerigliata con lente di Fresnel e telemetro ad immagine spezzata con corona di micro prismi al centro;è intercambiabile e la sostituzione,attraverso il bocchettone d'innesto degli obiettivi,puo essere fatta facilmente con le dita.
Sono disponibili solamente altri due tipi di vetrini di messa a fuoco,espressamente studiati per questa fotocamera e non compatibili con i numerosissimi vetrini disponibili invece per la Nikon F2.


FOTOCAMERA: reflex mono obiettivo automatica a priorità dei diaframmi o manuale
INNESTO OBIETTIVI: baionetta Nikon AI
CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE: esposimetro con lettura TTL tramite due cellule al silicio con preferenza della zona centrale del campo inquadrato. Gamma di misurazione da EV1 a EV18 con pellicola da 100 ASA.
CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE IN AUTOMATISMO: regolazione di + o - 2 EV
OTTURATORE: a tendine metalliche con scorrimento verticale, controllato elettronicamente; tempi da 8 sec. a 1/1000 + posa B
MIRINI: schermo di messa a fuoco standard:vetro smerigliato con lente di Fresnel e telemetro ad immagine spezzata con corona di micro prismi; sono disponibili altri due tipi schermi.
SEGNALI VISIBILI NEL MIRINO: indicatore dell'esposimetro, tempo e diaframma impostato, copertura 93%
AVANZAMENTO PELLICOLA: leva di carica con corsa unica di 135° e posizione di lavoro (punto rosso visibile) di 30°. Avanzamento automatico a cadenza di 3,5 fotogrammi al secondo con auto winder MD-11.
ALIMENTAZIONE: due pile all'ossido d'argento da 1,5V; test batterie incorporato più 8 pile stilo da 1,5V se si utilizza l'MD-11
DIMENSIONI: 142x89x57 mm solo corpo
PESO: 590 grammi solo corpo

L'INTERO DEL PENTAPRISMA DELLA FE





Lo schermo di messa a fuoco della FE. In alto si vede il periscopio per il controllo del diaframma, a sinistra la scala dei tempi e l'ago dell'esposimetro. Questo modello di esposimetro è preferito dai fotografi in quanto ti permette di utilizzare il diaframma anche intermedio, rendendo l'esposizione più accurata.



ALCUNI PARTICOLARI TECNICI


L'innesto a baionetta Nikon AI. Sono a disposizione oltre 60 tipi di obiettivi Nikon,dai grandangoli spinti ai super TELE

La leva di carica è molto ben sagomata ed ha una corsa corta. Precarica di 32 gradi in posizione ON

Per poter utilizzare i dorsi DATA la Nikon ha previsto un sistema di sgancio rapido a spina mobile

Il vetrino di messa a fuoco è intercambiabile con altri due modelli oltre lo standard di fabbrica

Da questa finestrella ( o periscopio) è possibile vedere e controllare il diaframma impostato

Questa levetta nera coassiale alla leva di carica della pellicola è il dispositivo per le doppie esposizioni utilizzabile con una mano sola.


Il bottone per il test della batteria comodo da azzionare e sufficentemente affidabile.

La levetta per il controllo della profondità di campo vicino all'autoscatto.

Il selettoere ASA e il selettore per la compensazione dell'esposizione sono abbastanza comodi. Si noti il passante del porta cinghia rinforzato in acciaio inox. L'oculare in gomma per non rovinare le lenti di chi porta gli occhiali.









Grossi difetti non ve ne sono e, anche se la Nikon FE è priva di soluzioni teccniche d'avanguardia si tratta di un aparecchio ben riuscito e molto robusto. Unico difetto per quei tempi: il prezzo abbastanza elevato ( L. 510.000 cromata con obiettivo 50mm f.1,8 senza borsa IVA compresa.)





(Fonte tratta da riviste originali dell'epoca)

(Le fotografie sono coperte da diritti d'autore, se ne vieta l'uso senza un'autorizzazione dell'autore stesso)