martedì 8 novembre 2016

NIKON F-90

F-90 esposizione a priorità di autofocus





La radicale innovazione nella determinazione dell'esatta esposizione, che viene scelta anche in funzione della distanza del soggetto. Basta fidarsi dell'inteligenza del computer.....

La nuova F90, una reflex eletronica di ultima generazione.
Le caratteristiche sono così numerose, le possibilità così varie che, elencarle tutte richiederebbe pagine e pagine di dati, opzioni e tratazioni tecniche.
Così, per forza di cose, siamo costretti a partire dal (di più) della F90 rispetto ad una reflex eletronica autofocus completa.
E in effetti in questa reflex c'è tuttao, o quasi, quello che ci si può aspettare: tutti i tipi di esposizione compreso quello manuale, diversi sistemi di messa a fuoco automatica, avanzamento motorizzato fino a 3,5 fotogrammi al secondo; e si potrebbe continuare secondo uno schema oramai conosciuto. Ma cosa propone di realmente innovativo la F90?
Il sistema di messa a fuoco, prima di tutto.
Nelle altre fotocamere la messa a fuoco  leggeva solo una piccola zona al centro dell'inquadratura, nella F90 invece questa zona è allargata, è a forma di croce ( ma è anche possibile selezionare l'automatismo per una lettura autofocus spot ).
In questo modo la rilevazione automatica è semplificata e diventa possibile la messa a fuoco anche di soggetti con linee solo orizzontali, quelli che fanno impazzire le altre reflex; si può innoltre dimostrare prezioso in riprese d'azione.
Il nuovo modulo autofocus, si chiama CAM246, riesce a lavorare anche con livelli d'illuminazione molto bassi, fino a EV-1.
Seconda innovazione significativa; il sistema di lettura dell'esposimetro, che è spot, semispot o matrix.
Il funzionamento è abbastanza semplice: l'area del fotogramma è divisa in diverse zone e su ciascuna viene effetuata una lettura esposimetrica separata.
I dati vengono poi confrontati e l'esposimetro, nello stabilire l'esposizione, può cosi tenere conto anche del contrasto del soggetto.
Il matrix della F90 lavora su otto zone invece che su cinque dei modelli precedenti.
La novità sta nel fatto che il sistema di esposizione interaggisce con l'autofocus.
Con i sistemi tradizionali a zone viene rilevato un forte contrasto e, al massimo, l'automatismo allunga un po l'esposizione per evitare che il soggetto in primo piano risulti sottoesposto.
Nella Nikon F90 invece; l'eposimetro viene informato sulla distanza di messa a fuoco, il che vuol dire che il soggetto in primo piuano sarà esposto correttamente.
Questo nuovo matrix, che si chiama 3D, sembra (almeno sulla carta) sfruttare in modo razionale, integrandoli tra loro, i diversi automatismi delle moderne reflex.
Terzo punto importantae è l'automatismo flash TTL.
Nella F90 per la prima volta la lettura della luce lampo viene fatta all'interno della fotocamera con un sensore multiplo, che effetua letture in cinque zone diverse del fotogramma.
per sfruttare al massimo le nuove possibilità è necessario un lampeggiatore dedicato  l'SB-25 AF.






Quando si preme il pulsante di scatto il flash emette una serie di lampi, pressoché invisibili.
Il computer di bodo viene così informato sia della luce lampo riflessa nelle cinque zone, sia sulla luce ambiente (ci pensa il matrix).
Se in una delle zone viene notata una lettura troppo differente dalle altre, per esempio perche il flash è riflesso da uno specchio compreso nell'inquadratura, la lettura in quella zona viene ignorata.
Così il lampo durante l'esposizione viene dosato perfettamente.
L'SB-25 AF ofre un'altra particolarità, quella di poter sincronizzare tutti i tempi di posa fino ad 1/4000.
Questa prestazione, che finora era stata offerta solo dalla Olynpus, è stata ottenuta facendo scattare una serie di lampi in rapidissima sequenza, così veloce da detterminare in pratica un lampo solo particolarmente lungo.
Per sfruttare al massimo le possibilità della F90 e del suo flash sono necessari nuovi obiettivi, denominati Nikon AF-D: atualmente sono in produzione tre zoom (28/70-35/70-80/200) ma si prevede che nel giro di circa un anno (siamo ad ottobre 1982) tutta l'atuale gamma di AF Nikor sarà trasformata in AF-D.







IL sistema MATRIX 3D per determinare l'esposizione si serve di una serie di dati che solo un cervello elettronico riesce a coordinare nel brevissimo tempo di un ( clic ) eccoli elencati.

1) Dati sulle letture esposimetriche di ognuno degli otto settori
2) Contrasto tra i differenti settori
3) Informazione sulla distanza di messa a fuoco
4) Dati sulla sfocatura, forniti dal sistema AF, durante la composizione dell'immagine e a composizione ultimata.



IL DORSO DATA

Il dorso multifunzione MF-26 della F90 può ampliare le possibilità di ripresa e permette di interfacciarla con un computer


LA NIKON F-90


Il dorso datario applicato alla Nikon F-90

I comandi sono ben posizionati e facili da gestire anche mentre si stà inquadrando. A destra il piccolo monitor dove sono riportati i dati pre impostati e la ghiera multifunzione.

Il passante fisso per il montaggio della cinghia a tracolla Nikon.

Le due leve scorrevoli per l'appertura del dorso.

Il vano batteria (MS-8)

L'impugnatura MB-10 che, oltre ad alimentare la F-90 consente lo scatto per fotografie in verticale attraverso un comodo pulsante posizionato all'estremita sinistra dell'impugnatura stessa. Si può disattivare tramite una levetta coassiale al pulsante di scatto per evitare esposizioni indesiderate.

Il contenitore originale (MS-8) per le batterie stilo da 1,5Vche, viene rimosso nel caso venga montata l'impugnatura verticale MB-10.





























Articolo tratto da rivista dell'epoca con qualche aggiunta personale.

Le fotografie sono esclusivamente di mia proprietà quindi protette da diritti d'autore.
















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