Arriva la Nikon "multimode", è arrivata alla grande, con un sistema di esposizione flessibile e raffinato, un otturatore da primato e tante qualità da farla ritenere per molti versi superiore alla stessa "ammiraglia" della casa. E' insomma un'automatica per chi non si accontenta dei soliti automatismi.
NIKON esce con la "multimode", cioè un apparecchio il cui automatismo fosse in grado di lavorare in parecchie maniere diverse, dando cioè la priorità ai tempi, oppure ai diaframmi, oppure ancora scegliendo gli uni e gli altri tutta da sola secondo un programma stabilito dal progettista. La nuova Nikon multimode e programmata, si chiama FA, è il più recente modello della casa giapponese.
Automatismo programmato e priorità ai tempi, significa che il diaframma dell'obiettivo deve essere in grado di chiudersi al valore stabilito dall'esposimetro, senza alcun intervento del fotografo, quindi, dato che questa per la Nikon è una novità significa tutta una serie di nuovi obiettivi e sopratutto vuol dire che gli obiettivi finora in vendita non van bene con la Nikon FA. Il ragionamento se pur non fa una piega, in realtà non tiene conto del fatto che la Nikon è una delle case costruttrici più attenta a non deludere la fiducia dei propri clienti: infatti già da tre anni gli obiettivi Nikon in commercio sono modificati per funzionare con un aparecchio che agisce direttamente sui diaframmi.
In altre parole già da tre anni abbiamo comprato, senza saperlo, obiettivi fatti apposta per la nuova FA. Ciò significa che nel momento in cui è stato varato il progetto di un apparecchio multimode, sono stati subito modificati gli obiettivi in vendita.
Per distinguerli dai precedenti, hanno chiamato l'attacco AI-S, e hanno colorato di arrancione il valore minimo di diaframma su entrambe le ghiere del barilotto.
E con gli obiettivi che hanno più di tre anni?
Con gli obiettivi AI più vecchi di tre anni la Nikon FA funziona benissimo, ma ha qualche piccola limitazione.
Ma la caratteristica che rende la FA una fotocamera davvero inedita, non sta soltanto nel suo automatismo multimode: al suo interno la nuova FA ha una caratteristica che possiamo senza dubbio definire rivoluzionaria, e cioè, un sistema di lettura dell'esposizione e di elaborazione dei dati misurati che non ha precedenti in un aparecchio fotografico e che si richiama ai metodi di funzionamento di un personal computer.
Non per nulla la FA viene presentata dalla Nikon come l'aparecchio in grado di dare comunque sempre il cento per cento di foto esposte perfettamente.
Che poi l'esposizione perfetta a volte possa non essere la più bella o quella che meglio rende una situazione di luce, è inevitabile, ma diciamo che la memoria del computer fa si che questi casi siano davvero ridotti al minimo.
Ma tra le sue chanche la FA non vanta soltanto un complesso e soffisticato sistema di esposizione; anche l'otturatore è un piccolo capolavoro; lamelle metalliche a scorrimento verticale in titanio, controllo elettromagnetico e tempi da 1/sec. a 1/4000 di secondo, con sincrolampo a 1/250 di sec.
I vetrini di messa a fuoco sono intercambiabili, e c'è la possibilità di montare due diversi motori: l'MD-12 con velocità fino a 2,5 fot./sec e il nuovo MD-15 che raggiunge i 3,2 fot./sec; infine la FA lavora in completo automatismo anche quando si utilizza un lampeggiatore dedicato.
MISURAZIONE A ZONE
Sulla parte superiore del mirino, da sinistra a destra, troviamo la spia di pronto-lampo, il display dei valori selezionati dal calcolatore di esposizione e due finestrelle dove sono visibili i tempi e diaframmi impostati sui relativi comandi, che possono anche non corrispondere a quelli scelti dal computer. Sulla destra ci sono invece i segnali di sovra e sottoesposizione relativi al funzionamento manuale.
Lo schema numerato mostra le aree del sistema di lettura a zone: l'area 1 e la parte più scura delle aree 4 e 5 corrispondono alla zona privilegiata della lettura semi-spot.
COMANDI A PORTATA DI MANO
A fianco del contapose troviamo la leva per le doppie esposizioni, coassiale alla leva di carica della pellicola, e al centro il pulsante di scatto.
UNA DOTAZIONE COMPLETA
Nella foto a destra si vede lo schermo di messa a fuoco,intercambiabile,il pulsante di sblocco delle ottiche, e la presa sincero flash regolarmente protetta dal suo cappuccio di plastica a vite.
TTL ANCHE CON IL FLASH
Nella foto a fianco si vede la cellula al silicio che legge la luce riflessa dalla pellicola durante le esposizioni con il lampo, controllando l'emissione luminosa dei lampeggiatori TTL dedicati.
A destra si vede invece la leva che azziona l'antina otturatore che impedisce l'ingresso della luce all'interno del mirino quando si eseguono fotografie sul cavalletto.
A PROVA D'ERRORE
Nella foto a six si vede il sistema di pulsanti che sente la lunghezza focale dell'obiettivo e imposta programmi con tempi di posa più brevi del normale per evitare il mosso. Nella foto a dx lo zoccolo tipo AI-S montato su tutti gli obiettivi costruiti da meno di tre anni e dotato di tutti gli accoppiamenti necessari alla FA.
UN OTTURATORE VELOCISSIMO
Anche nella FA la Nikon impiega quello straordinario otturatore presentato la prima volta sulla FM-2 e capace di raggiungere la velocità di otturazione di 1/4000 di secondo.
Le tendine a scorrimento verticale hanno uno spessore di 0.2 micron e sono realizzate in Titanio, un materiale legerissimo ma dalla grandissima resistenza.
Per aumentarne ulteriormente la rigidità, le tendine sono lavorate con una struttura a nido d'ape e sotoposte a un processo chimico di indurimento chiamato nitrurazione che, oltretutto, riduce l'attrito. Il risultato è un'otturatore con la più alta velocità di scorrimento mai raggiunta finora.
La struttura interna della FA è simile a quella della FM-2, le identiche dimensioni del corpo macchina consentono l'uso del nuovo dorso-dati MF-16 anche sui precedenti modelli. Diversa invece la disposizione dei contatti sul fondello prevista per il nuovo motore MD-15.
NUOVO MOTORE E NUOVO FLASH DEDICATO
Possiamo vedere il corredo della Nikon FA con il nuovo motore MD-15, da oltre tre fotogrammi al secondo, e del nuovo flash dedicato SB-16B, con doppia torcia per illuminazione diretta e riflessa. Le funzioni del flash si integrano con quelle della machina attraverso lo zoccolo a quattro contatti, e l'esposizione è TTL con qualsiasi diaframma e con tempi di sincronizzazione addirittura fino a 1/250 di secondo.
L'attacco ISO standard a 4 contatti
ESTETICA
L'estetica dell'ultima Nikon ricorda in generale quella della F3, ma le dimensioni del corpo macchina sono vicine a quelle della serie FE-FM, per cui fanno risaltare ancor di più il pentaprisma massiccio e sporgente che contiene buona parte dell'elettronica dell'aparecchio e fanno sembrare affollata la zona dei comandi principali.
Articolo tratto da rivista originale dell'epoca, fotografie di proprietà dell'autore quindi protette da diritti.
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